Il primo atto che attesta l’avvio di un procedimento penale nei confronti di un soggetto è il verbale di identificazione e dichiarazione o elezione di domicilio con l’informazione di garanzia, per cui da quel momento è assolutamente necessario mettersi in contatto con un avvocato penalista.
Informazione di garanzia: perché rivolgersi subito ad un avvocato penalista
Il verbale di identificazione e la dichiarazione o elezione di domicilio
In particolare, in seguito alla commissione di un reato la Polizia Giudiziaria procede alla redazione del “verbale di identificazione e dichiarazione o elezione di domicilio ai sensi degli artt. 349 e 161 c.p.p. nonché informazione sul diritto di difesa ai sensi dell’art. 369 bis c.p.p. e informativa ai fini della conoscenza del procedimento” nei confronti del presunto autore che da quel momento apprende di essere indagato.
Come previsto dall’art. 349 c.p.p. comma 1 “La polizia giudiziaria procede alla identificazione della persona nei cui confronti vengono svolte le indagini” e comma 3 “Quando procede alla identificazione, la polizia giudiziaria invita la persona nei cui confronti vengono svolte le indagini a dichiarare o a eleggere il domicilio per le notificazioni a norma dell’art. 161, nonché ad indicare il recapito della casa di abitazione, del luogo in cui esercita abitualmente l’attività lavorativa e dei luoghi in cui ha temporanea dimora o domicilio, oltre che ad indicare i recapiti telefonici o gli indirizzi di posta elettronica nella sua disponibilità”.
L’identificazione del soggetto indagato deve essere quindi completa di tutti i dati rilevanti ed è necessaria anche la dichiarazione o elezione di domicilio per le notificazioni che può essere presso la propria abitazione o il luogo dove si esercita l’attività lavorativa oppure presso il difensore di fiducia nominato o in assenza presso quello d’ufficio.
L’informazione di garanzia e i diritti dell’indagato
Secondo quanto previsto, poi, dall’art. 369 c.p.p. l’informazione di garanzia deve contenere “la descrizione sommaria del fatto, l’indicazione delle norme di legge che si assumono violate, della data e del luogo del fatto e l’invito a esercitare la facoltà di nominare un difensore di fiducia”.
Il soggetto indagato può, dunque, già in questa fase nominare un difensore di fiducia oppure se non è in grado, non intende o si riserva di nominarlo, viene immediatamente individuato un difensore d’ufficio mediante il competente Consiglio dell’Ordine.
Tale scelta al momento della redazione del verbale di identificazione con informazione di garanzia non preclude in alcun modo al soggetto indagato di rivolgersi comunque successivamente ad un avvocato penalista di fiducia.
Nella prassi, infatti, un soggetto che apprende per la prima volta di essere indagato spesso non dispone di un immediato riferimento di un avvocato penalista da nominare, per cui potrà attivarsi anche in seguito al fine di individuare il proprio difensore di fiducia.
Inoltre, in questa fase il soggetto indagato ha il diritto di ricevere l’informazione sul diritto di difesa che deve contenere, secondo quanto previsto dall’art. 369 bis comma 2 c.p.p., “a) l’informazione dell’obbligatorietà della difesa tecnica nel processo penale, con l’indicazione della facoltà e dei diritti attribuiti dalla legge alla persona sottoposta alle indagini; b) il nominativo del difensore d’ufficio e il suo indirizzo e recapito telefonico; c) l’indicazione della facoltà di nominare un difensore di fiducia con l’avvertimento che, in mancanza, l’indagato sarà assistito da quello nominato d’ufficio; d) l’indicazione dell’obbligo di retribuire il difensore d’ufficio ove non sussistano le condizioni per accedere al beneficio di cui alla lettera e) e l’avvertimento che, in caso di insolvenza, si procederà ad esecuzione forzata; d bis) l’informazione del diritto all’interprete ed alla traduzione di atti fondamentali; e) l’indicazione delle condizioni per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato”.
In conclusione, la redazione del verbale di identificazione con l’informazione di garanzia è un momento cruciale per il soggetto indagato che da quel momento dovrà necessariamente rivolgersi al proprio avvocato penalista.
È fondamentale per l’indagato attivarsi immediatamente già in questa fase e non attendere lo sviluppo del procedimento penale perché tramite l’intervento del proprio difensore potrà ricevere tutte le informazioni più rilevanti e soprattutto potrà impostare la propria strategia difensiva.
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